martedì 17 settembre 2013

Non solo sci sulle Dolomiti



La stagione invernale porta moltissimi appassionati sulle Dolomiti. Questa meta è la preferita da tutti gli sportivi più esigenti: lo sci Dolomiti e lo snowboard ogni anno portano sulle cime delle montagne più famose d’Italia tantissime persone pronte a divertirsi e a rilassarsi tra la tranquillità della natura.
Tuttavia queste montagne non solo sono famose per ospitare gli appassionati di sport invernali, ma sono anche ricche di storia e di cultura. 
 
A questo proposito, dal 17 al 19 settembre il Museo di Scienze Naturali di Bolzano avrà l’onore di ospitare 15 geologi provenienti dalle università di Cina e Germania interessati allo studio delle rocce dolomitiche, ricche di storia, in particolare quelle provenienti dal Permiano e dal Trirassico.
Le rocce che saranno esaminate, dunque, provengono da 250 milioni di anni fa, su cui gli studiosi delle università di Nanchinio, Kunming, Monaco, Munster, Erlangen prendono particolarmente in considerazione.

La prossima volta che decidete di passare un soggiorno in queste suggestive località alzate lo sguardo e prendetevi un minuto per ammirare le antiche montagne delle Dolomiti, ricche di storia e cultura.

mercoledì 11 settembre 2013

La Val di Fassa saluta la Fiorentina



La Val di Fassa saluta la Fiorentina con rammarico. La squadra, che a luglio si è allenata a Moena, è riuscita a portare alla città un incremento nel turismo.

Se l’anno scorso la squadra era stata accolta con scetticismo, e il turismo ne aveva risentito, probabilmente per fattori più legati alla crisi italiana che alla presenza della squadra sul territorio, quest’anno si è registrato un incremento del 2.5% in più nel turismo rispetto alla scorsa stagione.

In Val di Fassa è arrivata molta più gente, turisti, ma anche tifosi che hanno seguito il precampionato della loro squadra fino in Trentino, complice anche la bella stagione e le alte temperature che sono sicuramente servite a spronare le persone a passare l’estate nei magnifici luoghi della valle.

Questo il commento del sindaco Andrea Weiss dopo il bilancio positivo della stagione estiva: “È  sempre preoccupazione visto l'andamento dell'Italia. I numeri tengono ma si nota una diminuita capacità di spesa con una presenza frammentaria di turisti. I lunghi soggiorni non ci sono più, si preferisce il mordi e fuggi, due-tre giorni di permanenza al massimo”

martedì 10 settembre 2013

Autunno in Val Pusteria: tre usanze culturali da non perdere


Settembre in Val Pusteria colora la Valle di tonalità magiche come il rosso delle foglie degli alberi o il giallo oro dei pascoli, che si stagliano contro il blu del cielo limpido autunnale, ma oltre alle meraviglie del paesaggio naturale questa località si anima di tradizioni locali per festeggiare la fine dell’estate.

Tra le tradizioni più rinomate la transumanza è forse tra le più tipiche; un vero e proprio rito autunnale: si tratta del ritorno del bestiame dai pascoli alpini, che spesso è accompagnato da festeggiamenti dedicati. Come nella maggior parte delle regioni montane italiane, anche in Val Pusteria mucche e pecore trascorrono i mesi estivi sui pascoli per poi ritornare a fondo valle, nelle stalle, con l’inizio dell’autunno. Solitamente le mucche più belle vengono posizionate in testa al corteo, agghindate con particolari ghirlande di erbe alpine, fiori e frasche. Nel frattempo, nei paesi della Valle vengono preparate feste e sagre con dolci tipici e gruppi folcloristici che festeggiano la transumanza con le usanze folcloristiche della zona.

Un’altra tradizione della regione, più precisamente della Valle di Casies, è la festa delle malghe: rifugi e baite tipici che in autunno aprono le proprie porte per far scoprire ai curiosi i prodotti tipici e come vengono prodotti.  Proprio a settembre 40 malghe della Valle partecipano a una vera e propria festa con canti, balli e degustazioni dei piatti della regione, il tutto in mezzo alla natura incontaminata!

Ad ottobre invece, in occasione della festa di Ognissanti, in Val Pusteria si festeggia il “Krapfenbetteln”, che letteralmente si traduce come “l’atto di mendicare i krapfen”, dolce tipico pusterese. In occasione della Festa, in Val di Fundres, i ragazzi si mascherano e camminano tra i masi per mendicare i golosi dolci, augurando così, come sostiene la tradizione, un anno di fertilità.