martedì 10 settembre 2013

Autunno in Val Pusteria: tre usanze culturali da non perdere


Settembre in Val Pusteria colora la Valle di tonalità magiche come il rosso delle foglie degli alberi o il giallo oro dei pascoli, che si stagliano contro il blu del cielo limpido autunnale, ma oltre alle meraviglie del paesaggio naturale questa località si anima di tradizioni locali per festeggiare la fine dell’estate.

Tra le tradizioni più rinomate la transumanza è forse tra le più tipiche; un vero e proprio rito autunnale: si tratta del ritorno del bestiame dai pascoli alpini, che spesso è accompagnato da festeggiamenti dedicati. Come nella maggior parte delle regioni montane italiane, anche in Val Pusteria mucche e pecore trascorrono i mesi estivi sui pascoli per poi ritornare a fondo valle, nelle stalle, con l’inizio dell’autunno. Solitamente le mucche più belle vengono posizionate in testa al corteo, agghindate con particolari ghirlande di erbe alpine, fiori e frasche. Nel frattempo, nei paesi della Valle vengono preparate feste e sagre con dolci tipici e gruppi folcloristici che festeggiano la transumanza con le usanze folcloristiche della zona.

Un’altra tradizione della regione, più precisamente della Valle di Casies, è la festa delle malghe: rifugi e baite tipici che in autunno aprono le proprie porte per far scoprire ai curiosi i prodotti tipici e come vengono prodotti.  Proprio a settembre 40 malghe della Valle partecipano a una vera e propria festa con canti, balli e degustazioni dei piatti della regione, il tutto in mezzo alla natura incontaminata!

Ad ottobre invece, in occasione della festa di Ognissanti, in Val Pusteria si festeggia il “Krapfenbetteln”, che letteralmente si traduce come “l’atto di mendicare i krapfen”, dolce tipico pusterese. In occasione della Festa, in Val di Fundres, i ragazzi si mascherano e camminano tra i masi per mendicare i golosi dolci, augurando così, come sostiene la tradizione, un anno di fertilità.

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