
Nella gola più stretta di tutta la Valle d’Aosta, situato tra Pont-Saint-Martin e Arnad - quella del famoso ‘lardo’ - il borgo di Bard è sovrastato dalla mole pachidermica del Forte Savoiardo del XIX secolo, che da tempo oramai è diventato un punto di riferimento stabile nell’orizzonte culturale della regione e, in alcuni casi, di tutto il nord Italia. La fondazione del Forte di Bard è protagonista di numerose iniziative culturali relative all’arte, alla musica e all’istruzione. E’ notizia di qualche giorno fa che l’esposizione Mirò Poème, inaugurata il 18 maggio, è stata prolungata fino al 20 di novembre e curata da Isabelle Maeght: in mostra alcune opere dell’artista tra cui quadri e sculture, incisioni e ceramiche e sei curiose edizioni illustrate dall’artista spagnolo.
Il prossimo sabato, 19 novembre, si terrà la seconda edizione di Meteolab, un corso di meteorologia e climatologia delle Alpi promosso dall’Associazione Forte di Bard in collaborazione con la Società Meteorologica Italiana e Equipe Arc-en-Ciel. Il corso affronta il tema della neve e del rischio valanghe, insistendo sul tema della neve come risorsa prima della regione. Interverranno, tra gli altri, Augusto Rollandin, Presidente della Regione Valle d’Aosta e Guido Azzalea - cognome botanico - Presidente dell’Associazione delle guide Alpine. L’iscrizione è gratuita.
Alle attività culturali del Forte fa da contesto l’affascinante contorno proposto dal borgo di Bard, un’insieme di vicoli stretti tra case di montagna e piccole chiese che conduce il turista in un viaggio indietro nel tempo tra medioevo e ottocento, accompagnandolo tra esercizi commerciali dell’artigianato della zona e ristoranti, caffè e bistrot tipici della cultura valdostana.
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