venerdì 14 ottobre 2011

LA Thuile nella storia: una sintesi gallo-romana che ricorre nello scenario dell’arco Alpino.

L’arco Alpino è un naturale concatenamento di popoli e di storie diverse che creano un’epopea le cui tracce ci affascinano ancora oggi.




Come ben sappiamo il territorio di La Thuile, nella storia antica non era ignoto ma, al contrario, era ben conosciuto come “Vallis Digna”. IL nome romano ci rimanda a qualcosa di importante e di “fortunato”:infatti è noto che questo territorio non era disabitato ma abitato e ben sfruttato.
 Antiche popolazioni come i Salassi (probabilmente di origine mista celtica e ligure) vi lavoravano usando una buona agricoltura e facendo della ottima caccia e pesca. L’economia dell’area era già ricca in quanto sono attestate fonti che ci riportano ad un fiorente commercio tra i due versanti delle Alpi e quindi ad una presenza di argento, oro, rame ed altri minerali estratti dalle numerose miniere. Non mancava la cacciagione e la carne di orso che allora aveva un buon valore in quanto energetica e di facile reperibilità data la folta presenza di questi mammiferi. In cambio di questi prodotti giungeva il sale dalle Gallie, un minerale che allora valeva quasi quanto l’oro e l’argento. Per queste ragioni il territorio assunse un’ importanza politica notevole in epoca romana: perchè garantiva il passaggio strategico di uomini e merci ed infatti il famoso Giulio Cesare usò la vallata dell’attuale comprensorio di La Thuile per far passare il suo potente esercito in direzione della Francia, allora Gallia.
Già allora i valligiani erano stati assoggettati con dure battaglie dai Romani i quali furono costretti a risalire le montagne per dare la caccia ai Salassi ribelli, un volta assassinato Cesare. Non per nulla lo stesso Bruto cercò rifugio proprio in questa zona,per fuggire ancora più a nord, nonostante la cospicua “tangente” che dovette pagare per ricevere il diritto  al passaggio dai furbi valligiani.Per questo la vendetta romana non tardò a colpire e definitivamente. Ma da allora iniziava un’altra storia: la storia di due popoli che si fusero con il rito della cittadinanza concessa anche agli autoctoni. Da allora nacque una speciale sintesi culturale e linguistica le cui tracce ricorrono anche oggi.

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